Gli effetti, almeno per Amazon Web Services e Dropbox, sono stati avvertiti in fretta. Sono bastate infatti poche settimane perché gli articoli del Guardian sui legami fra l’agenzia di spionaggio federale e i big del mondo tecnologico provocassero un immediato calo delle vendite.
Citando un rapporto precedente, il report afferma che il programma Prism della NSA (un programma di sorveglianza elettronica usato per la gestione di informazioni raccolte attraverso Internet e altri fornitori di servizi) potrebbe costare alle società di cloud computing da 22 miliardi dollari a 180 miliardi dollari nel corso dei prossimi anni.
Una forchetta un po’ troppo ampia che dà comunque l’idea dei danni potenzialmente sofferti dal mondo high tech.
“Questa erosione di fiducia verso le aziende che operano nel cloud computing rischia di fare perdere miliardi di dollari nei prossimi tre-cinque anni”, spiega l’indagine.
Più che negli Stati Uniti le perdite nel business riguarderebbero i Paesi esteri . Aziende come Cisco, Qualcomm, IBM, Microsoft e HP hanno tutte accusato cali di vendite in Cina a seguito delle rivelazioni. Secondo il Wall Street Journal, Cisco si aspetta una perdita del 10 per cento nel fatturato trimestrale a causa dell’effetto Snowden, mentre ServInt, una società di web-hosting ha perso più della metà dei suoi clienti esteri in seguito agli articoli.
Le imprese americane stanno anche perdendo la fiducia dei governi stranieri. Il governo tedesco ha già detto che chiuderà il suo contratto con Verizon (anche la Merkel sarebbe stata spiata) e il Brasile ha scelto la svedese Saab rispetto alla Boeing per sostituire i suoi aerei da combattimento. La concorrenza straniera, scrive il rapporto, sta beneficiando degli effetti della vicenda che permette alle aziende non americane di essere considerate più sicure rispetto a quelle a stelle e strisce.
Per questo Paesi come Germania, Brasile e India sono vicini a promulgare una nuova legge che impone alle società di utilizzare i datacenter locali. Anche Grecia, Brunei e Vietnam sarebbero intenzionati a seguire la stessa strada.
Tutto questo, conclude il rapporto, potrebbe rallentare la crescita del settore tecnologico statunitense di circa il 4 per cento.