Microsoft, le no-profit italiane "snobbano" importanti fondi IT e cloud
Intro1.4 milioni di dollari. Questa è la cifra a cui ammontano le dotazioni tecnologiche destinate alle organizzazione no-profit italiane e che ancora risultano non utilizzate.
A confermare questa cifra è la stessa Microsoft, che, insieme a TechSoup Italia attraverso il Banco Informatico Tecnologico e Biomedico, si è resa fautrice di un supporto gratuito per le associazioni del terzo settore del nostro Paese, offrendo a costo zero strumenti informatici utili in qualsiasi ambito e tali da azzerare completamente il budget che gli enti benefici avrebbero dovuto destinare alle risorse IT per le proprie attività.
Nonostante questa iniziativa e il promotore d'eccezione, dei 3 milioni di dollari messi a disposizione in strumenti IT (licenze, software, infrastrutture, ecc.), ne sono stati erogati solamente 1.6 milioni, per un numero totale di beneficiari che ammonta al solo 1% delle no-profit italiane, a fronte di 130 mila realtà considerate idonee a ricevere la donazione.
Questo è quanto emerso dall'incontro annuale Ngo Day tenutosi a Milano ieri, indicando non solo un reale problema comunicazionale e di informazione, con conseguente incapacità del no-profit di cogliere delle opportunità importanti, ma anche l'impossibilità per il Terzo Settore di sviluppare un enorme potenziale e una capacità imprenditoriale.
A confermare queste "tristi" conclusioni a cui le cifre suddette hanno fatto pervenire, c'è anche un altro aspetto che TechSoup Italia riporta e riguarda la limitatissima capacità delle no-profit di approfittare dei benefici del cloud.
Così, le app del cloud usate sono per lo più social network e posta elettronica, tralasciando invece gli applicativi che veramente creerebbero valore, permettendo un'ottimizzazione delle gestione, la riduzione dei costi, le gestione del CRM e il monitoring e l'ampliamente delle attività di raccolta fondi.
La maggior parte delle limitazioni all'uso del cloud derivano per lo più da una formazione non adeguata (60% dei casi) e dai timori per la sicurezza dei dati (40% dei casi).
In questo profilo così tracciato, brillano però esempi di no-profit italiane che hanno saputo cavalcare l'onda del cloud, piegando le nuvole al servizio dei propri scopi benefici.
Così Emergency, in collaborazione con SoftJam ha sviluppato una piattaforma ibrida di messaggistica e collaborazione online basata su cloud e Office 365. Attraverso delle postazioni fisiche gestite direttamente dalla no-profit, Emergency è riuscita a semplificare la comunicazione documentale fra volontari e impiegati, migliorando così il coordinamento delle missioni, il tutto senza rinunciare alla sicurezza delle informazioni. Emergency stessa, da sempre interessata a mantenere i costi dei gestione della sua struttura al di sotto del 10% delle donazioni, ha potuto così sperimentare un notevole taglio agli sprechi e un miglioramento della produttività benefica.
Accanto a Emergency, all'incontro è stato riportato anche l'esempio dell'associazione Abc - Associazione Bambini Cri Du Chat, che con il partner Siti stanno approntando il progetto Database Linee Guida Scdc, per la digitalizzazione delle informazioni raccolte dal Comitato Scientifico sulla malattia genetica del Cri Du Chat. Il progetto si basa su Office 365 Enterprise e prevede la costruzione di una banca dati a supporto delle famiglie e dei medici, offrendo così un'opportunità di condivisione delle informazioni che porta, inevitabilmente, a una migliore conoscenza della patologia e delle future attività di ricerca.
Ed ancora, Europa Donna, affiancata da KGroup, ha dato il via a un nuovo portale informativo basato su Windows Azure, per offrire maggiore informazioni agli internauti sull'associazione, sulla sua mission e sulle attività, migliorando anche la raccolta fondi online, attraverso carte di credito, e la gestione dei dati dei donatori e degli iscritti.
Questi tre esempi sono solo la punta dell'iceberg di come il cloud potrebbe aiutare fattivamente dal punto di vista IT le tante no-profit sparse per lo stivale italico, per migliorarne la gestione e la capacità di raccolta fondi, contraendo così i costi. Si tratta dunque di nuvole che riuscirebbero a far splendere il sole dell'information technology sulle associazioni senza scopo di lucro.
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